OASI DI TEPILORA

News da Blue Relax - Turismo Rurale

18 Febbraio 2020

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Quasi 8000 ettari di foreste incontaminate, sentieri, sorgenti e corsi d’acqua: il Parco Naturale Regionale dell’Oasi di Tepilora è meta ideale per una vacanza in armonia con la natura.

Percorrere il territorio del Parco Tepilora rappresenta una splendida occasione di approfondimento storico millenario, consentendo all’ospite, nella meravigliosa cornice naturalistica e paesaggistica, di cogliere fino in fondo l’essenza del territorio stesso, attraverso la visita di siti archeologici, testimonianze monumentali, centri museali e borghi medievali.

Un ``giovane parco antico``

Sito nel nord ovest della Sardegna, il Parco Naturale Oasi Regionale di Tepilora comprende un vasto territorio che insiste su quattro Comuni: Torpè, Posada, Lodè e Bitti. Il parco si estende dal bosco di Tepilora sino alla foce del Rio Posada; suo fulcro è il monte Tepilora (m.528 s.l.m.), una punta rocciosa dal profilo trangolare che si staglia nell’area fittamente boscosa di Littos e Crastazza e guarda verso il lago di Posada. Un tempo destinata al pascolo e al taglio della legna, negli anni ’80 l’area è stata oggetto di rimboschimento per il 16% del totale ed è stata attrezzata per l’escursionismo e la protezione dagli incendi, diventando riserva naturale.
La pratica di istituzione del Parco è stata avviata nel 2005 su impulso del Comune di Bitti, in accordo con la Regione Sardegna, l’Ente Foreste della Sardegna e la Provincia di Nuoro con lo scopo di tutelare le risorse naturali dell’area e incentivare lo sviluppo sostenibile del territorio. Oggi il Parco, interamente percorribile, anche grazie ai suoi inverni miti è meta ideale di un turismo a contatto con la natura anche in bassa stagione, tra panorami mozzafiato, fresche acque sorgive e tipicità florofaunistiche: vigorosi lecci, corbezzoli, ginepri, sughere sono l’habitat di specie animali tipiche della macchia mediterranea, come la lepre sarda, il cinghiale, la volpe; sono inoltre presenti daini e mufloni e, in prossimità della punta Tepilora, con un po’ di fortuna è possibile avvistare esemplari di aquila reale.

«Riserva della biosfera» - Patrimonio dell'Unesco

Il riconoscimento dell’Unesco non è solo il premio per la salvaguardia di tantissimi tesori naturali. Perché nella zona del Montalbo e sulle rive del Rio Posada si intrecciano pagine di cultura e storia millenaria. Con due simboli: la lingua sarda, che ha subito meno contaminazioni e il canto a tenore, già premiato dall’Unesco come patrimonio dell’umanità.

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